Queste polveri( anche dette senza fumo); la polvere infume a parità di peso sviluppa molta più energia della polvere nera;( ricordo che la polvere nera è un miscuglio di zolfo, carbone e salnitro). Tornando alla polvere senza fumo potremmo tranquillamente dividerla per categoria; però prima vorrei spiegare ogni singolo componente; come primo abbiamo la nitrocellulosa che non è altro che un estere nitrico della cellulosa anche chiamato fulmicotone per la sua alta infiammabilità. Come ben tutti sanno la polvere è il motore del nostro proiettile, dove parte l’energia necessaria sprigionata dalla combustione, facendo in modo che il proiettile acceleri all’interno della canna, poi tanto di questa energia andrà persa, ma una buona parte servirà a dare energia necessaria per il riarmo.
Vorrei ricordare che le dimensioni del grano influiscono molto su come avviene la combustione, per questo è anche possibile ottenere differenti risultati con uno stesso prodotto;( i residui che rimangono dopo uno sparo sono quasi per la totalità delle volte gassosi, a differenza della povere nera che lascia residuo organico); come detto prima possiamo dividere tutto in tre categorie:
MONOBASE
DOPPIA BASE
TRIPLA BASE
La tripla base è esclusivamente per uso militare quindi non mi soffermerò troppo a parlarne. Iniziamo con la base singola; questo composto è formato dal 95% di nitrocellulosa e 5% di nitroglicerina che in questo caso fa solo da mordente inoltre la nitroglicerina viene trattata con acetone e alcool per aumentarne la forza esplosiva;( queste basi tendono a erodere la canna e poi poche armi hanno la forza per accendere tale composto). Arriviamo alla doppia base cioè la più usata nelle nostre armi da fuoco, dove in questo caso la nitroglicerina non svolge solo il compito di fare da mordente, ma ha un ruolo fondamentale.
I tripla base invece contengono nitroguanidina, che in pratica la miscela è più performante per scopi come ho già detto militari.
Quando si parla di polveri da sparo, sento molto parlare di balistite, se non sapete cos’è ve lo spiego: è un componente doppia base brevettato da Alfred Nobel, poi visti i difetti misero appunto la cordite; uno dei grossi difetti della balistite era la sua vivacità inoltre molto corrosiva se mischiata con nitroglicerina.