Questa pistola semiautomatica è molto interessante dal lato tecnico e anche dal lato estetico; infatti la Mauser HSC ha un impugnatura molto comoda, un grip buono dato dalle guancette in legno; prima di passare al lato tecnico dell’arma vorrei far notare un particolare, cioè l’unione di ponticello e carrello che parte dal ponticello arrivando fino sotto la volata(ciò che li unisce è un triangolo metallico). Arrivando al lato tecnico l’arma è a cane interno a percussione inerziale, la HSC essendo a massa battente sfrutta proprio l’inerzia dell’otturatore e grazie alla sua massa ed una molla( grazie a lei riporterà il carrello in posizione dopo aver espulso sul lato destro del carrello, in questo caso la cartuccia per poi tornare in posizione iniziale; camerando una nuova cartuccia);il rinculo invece fornisce l’energia necessaria appunto per il riarmo nominato prima. Ora arriviamo al calibro cioè il 7,65x17mm (32A.C.P):Questa cartuccia fu concepita da Browning alla fine dell’1800; per essere camerata nella pistola semiautomatica Belga FN1900; prodotta dalla FN e molto simile a cartucce come il 7,65x17SR Frommer Long, nasce come munizione con innesco Berdan per poi essere sostituito negli anni 80 con quello Boxer. Il 7,65 Browning è di tipo semi-rimmed, come prestazioni è superiore al 22LR e anche meno aggressiva perché il rinculo è molto lieve; quindi ideale per gente con poca manualità con le armi da fuoco; infatti fu un successo commerciale anche in Europa soprattutto per la difesa personale che è reputata ancora oggi ottima.
APPROFONDIMENTO E UN PO’ DI TECNICA COSTRUTTIVA SULLA MAUSER HSC
