I primi impieghi di quest’arma risalgono alla metà del 1400; molto simile alla bombarda come conformazione e struttura, i primi mortai erano privi di sott’affusto e di conseguenza anche di ruote; quindi anche il trasporto non era semplice affatto. La caratteristica principale del mortaio è la canna, che solitamente è più corta solitamente di oltre 10 volte inferiore al calibro, e la sua angolazione di tiro è quasi sempre superiore ai 45 gradi; nei primi mortai la variazione di polvere da lancio influiva molto sulla distanza di tiro lungo o corto, inoltre in queste armi la canna è quasi sempre rivolta verso l’alto cosi che il rinculo generato al momento dello sparo veniva scaricato quasi totalmente sull’affusto che lo manteneva in posizione; la canna rivolta verso l’alto non è un caso perchè la balistica influisce molto per via della curva che fa la traiettoria,( la traiettoria può essere rigida come nel nostro caso, visto che parliamo di un arma d’artiglieria, ma se parliamo di armi da fuoco portatili sarà tesa nel senso che la curva sarà meno rimarcata. Quando il proiettile è in aria subisce una resistenza o per meglio dire la stessa fa quasi da freno; questo fenomeno è dato anche dalla cosi detta resistenza aerodinamica, ma il fattore principale è la sua velocità e per i tiri a lunga distanza abbiamo altri due ostacoli che sono la densità dell’aria è il clima).
Oltre a questo potremmo anche dire che la bocca di fuoco e il bersaglio sono diretti quindi il tiro anche essendo rigido perchè parliamo di artiglieria, è anche abbasta teso( si fa per dire comunque il tiro teso è un altra cosa).