
Verso la fine della seconda guerra mondiale, due progettisti italiani in collaborazione con un altra fabbrica d’armi decisero di costruire il loro primo fucile mitragliatore; costruito verso la fine della seconda guerra mondiale e di facile produzione( visto che il fucile era in lamiera stampata in acciaio); con un funzionamento a massa battente, la particolarità di quest’arma era appunto la sicura automatica che esisteva già, ma in armi corte come esempio la famigerata Colt 1911; questa sicura alternativa permetteva di bloccare la corsa dell’otturatore se l’arma non era impugnata a dovere, ma non era l’unica sicura perché era dotato anche di selettore di tiro e quindi di una sicura meccanica al percussore oltre che la scelta se sparare in semiautomatico o automatico.
Il TZ-45 come nell’immagine sopra presenta caratteristiche anche riportate in altri similari esistenti oggi come il PM12 della Beretta, infatti si nota l’otturatore tubolare con molla assistita dal guidamolla; il percussore che a prima vista è lanciato(cioè senza l’ausilio del cane); un altra caratteristica è il calciulo che essendo retrattile ricorda l’M3.
L’arma è camerata per il calibro 9x19mm; il caricatore può ospitare fino a 40 cartucce, la sua precisione è limitata a circa 80 metri; i colpi al minuto sono 800 con un tiro utile di 150m.