Il Garand m1 è un fucile che appartiene al gruppo delle armi semiautomatiche, il sistema del Garand costituisce un massiccio manicotto prismatico in acciaio ,che nella parte frontale è dotato di 2 alette quando l otturatore arriva al massimo punto di avanzamento può compiere una piccola rotazione in senso orario la quale fa si che le due alette di cui e dotato si inseriscono cosi nel castello. La pressione della carica di lancio accesa dal innesco tramite azione del percussore costringono il proiettile ad entrare nella canna e iniziare il suo moto giroscopico attraverso la rigatura della canna. Il Garand e l evoluzione del fucile Springfield 1903 che adottava 5 carucce contro le 8 del Garand . il sistema di alimentazione del Garand non sporge dalla parte inferiore del arma risultando cosi esposto alla sporcizia ,le cartucce sono disposte su due file sfalsate la piastrina è perfettamente simmetrica ciò significa che può essere inserita ambo i lati. Con l adozione da parte della alleanza atlantica nel 1954 della cartuccia 7,62mm ; in molti paesi cominciarono studi volti ad adottare un nuovo fucile di moderna concezione , il nuovo calibro 7,62mm veniva impresso dietro la diottra del fucile insieme al nome del arsenale che ha fatto la trasformazione . per tiratori scelti adottarono M1D nel 1944 che si differenziava per il suo blocco prismatico presente sulla parte superiore della canna. Il Garand che ricevette la denominazione di modello 51 che fu in un primo momento prodotto dagli usa poi più avanti anche in Italia. La costruzione italiana fu affidata alla
beretta con la quale produsse il suo bm 59 ,era il risultato di grandi studi della stessa ma
soprattutto da Domenico Salza il quale ha corretto gli inconvenienti strutturali che aveva
all’inzio
I punti di forza era l’alimentazione costituita da un caricatore di 20 colpi contro gli 8 del
Garand