Il 7,62×39 è un derivato parziale del 7,92x33kurz ottenuto dalla riduzione del diametro del colletto e l’allungamento del bossolo, la cartuccia è formata da un bossolo in acciaio ramato con innesco BERDAN bifocale, con carica di 1,6 di polvere infume. con una pressione massima di 3.550 bar e una velocità di 715m/s. La prima mitragliatrice sovietica camerata per il 7,62, fu il modello 1945 o CKC, e fu utilizzata anche per la mitragliatrice leggera RPD. Nel 1944 a causa del in gestibilità del calibro e il forte rinculo, fu cosi che nel 1964 due progettisti si misero all’opera per creare una cartuccia che producesse meno rinculo ed era più gestibile al momento dello sparo; cosi nacque la 5,45x33mm(M74). QUESTA NUOVA CARTUCCIA ENTRO’ IN SERVIZIO NEL 1974 ASSIEME AL KALASHNIKOV (AK74). 9X39MM( UN APPUNTO)
Un altro calibro che deriva dal 7,62x39mm secondo me interessante è una cartuccia subsonica che iniziarono a progettarla negli anni 40; per poi terminarla negli anni 80 con l’obbiettivo di creare una cartuccia subsonica(quindi ottima per armi dotate di silenziatore montato); riadattandola in un bossolo da 9,3.
Poche e stringate le informazioni, ma sopratutto incomplete. La cartuccia 7,62×39, o 7,62 M1943, chiamata anche (dagli americani) 7,62 Bloc, nasce dalle esperienze fatte (sulla propria pelle) dai sovietici con la cartuccia 7,92×33, o 7,9 Kurz, impiegata dai tedeschi sopratutto sul fronte russo a partire dal 1942 con i modelli sperimentali MKb 42
e MKb 42 (H) da cui deriverà il famosissimo Sturmgewher (fucile d’assalto) mod. 1944. La prima arma camerata per la nuova cartuccia non sarà la Simonov SKS (CKC in cirillico!) modello 1945, che non è altro che una carabina semiautomatica, ed entrerà in servizio nel 1949 assieme al fucile d’assalto Kalashnikov AK-47, ma il fucile automatico Sudaev AS-44, un vero e proprio fucile d’assalto (cioè capace di fuoco semiautomatico e automatico) con serbatoio da 30 colpi e bipiede ripiegabile. Questo fucile, prodotto in piccole serie e distribuito a titolo sperimentale ad alcune unità di fanteria dell’armata rossa a partire dalla seconda metà del 1945, fu tuttavia scartato per via del peso eccessivo (5,2 Kg carico). Il progettista Alexey Sudaev si ammalò gravemente e morì nell’agosto del 1946 al età di 33 anni. La sua prematura morte mise immediatamente fine all’ulteriore sviluppo del fucile d’assalto AS-44, e a quel punto gli stati maggiori sovietici si interessarono alla creatura di Mikhail Kalashnikov, il celeberrimo AK-47. La nascita dell’AK-74 calibro 5,45×39 si deve al tentativo di migliorare le caratteristiche balistiche del fucile Kalashnikov, il cui calibro originario è sì molto adatto ai combattimenti a distanza ravvicinata, ma difetta di precisione e di radenza, data la velocità iniziale bassa e il coefficiente balistico sfavorevole del proiettile (da 123 grani, pari a 8 grammi) In realtà l’AK-74 si è dimostrato inferiore al vecchi AKM (versione modernizzata dell’AK-47) in quanto la munizione ha scarso potere di penetrazione (a meno di non impiegare proiettili perforanti, come le più recenti munizioni russe in questo calibro, che però hanno scarso potere invalidante) e una vampa di bocca molto più marcata. Tanto è che i cinesi, quando decisero di rimpiazzare i “vecchi” fucili cal.7,62×39, non copiarono il calibro russo ma crearono una nuova munizione (la 5,8×42) accreditata di una maggiore efficacia e, ancora una volta, di superiore precisione rispetto al calibro ex-sovietico (va notato che la scarsa precisione è un difetto delle cartuccie “corte” russe, perché il calibro 7,62x54R del fucile Moisin Naganti mod. 1891, utilizzato anche sui fucili Tokarev SVT, Simonov e sul fantastico Dragunov SVD, è precisissima!) La mitragliatrice leggera Degtyarov RPD è invece l’unica arma di squadra in calibro 7,62×39 alimentata a nastro: le cartucce sono contenute in un tamburo da 100 colpi che però non è un caricatore in senso stretto perché., appunto, le munizioni sono inserite in un nastro a maglie metalliche non disintegrabili (a differenza degli occidentali i russi utilizzano ancora i nastri continui) . La RPD sarà sostituita negli anni ’60 dal fucile mitragliatore RPK, un derivato dell’AK-47 con canna più lunga, bipiede ripiegabile e alimentazione a caricatori da 30 (gli stessi del fucile d’assalto) e 40 colpi, o con tamburi da 75 colpi (senza nastro)
"Mi piace""Mi piace"
Guarda che lo so e’ che mica ci posso scrivere un libro!
"Mi piace""Mi piace"