La demilitarizzazione è la trasformazione di un arma da guerra in arma comune da sparo.
L’intervento di demilitarizzazione, può essere fatti da personale con licenza di fabbricazione di armi da guerra; le armi demilitarizzate vengono sottoposte a verifica del banco di prova nazionale di GARDONE VAL TROMPIA. Il proprietario dell’arma deve comunicare per iscritto alla questura competente, la comunicazione deve indicare i dati identificativi dell’arma(marca,modello,calibro,matricola,lunghezza della canna) e anche i dati del proprietario dell’arma da demilitarizzare.
L’ARMA VIENE CONSIDERATA A TUTTI GLI EFFETTI COMUNE E NON PIU’ DA GUERRA DOPO I SEGUENTI PASSAGGI:
1)CONGEGNO DI SCATTO: consiste nella trasformazione in modo irreversibile del congegno di scatto, di modo che l’arma non abbia il tiro automatico(cioè la raffica) ma sempre quello semiautomatico. Il lavoro consiste nella modifica o asportazione di elementi per non consentire all’arma demilitarizzata il fuoco automatico.
2)L’ALZO PER LE GRANATE: deve essere tolto
3)IL TROMBONCINO LANCIA GRANATE: deve essere modificato per non svolgere più la sua funzione.
4)IL CARICATORE: deve contenere il numero di cartucce previsto nel catalogo delle armi comuni da sparo.
5)IL CALCIO PIEGHEVOLE: non è consentito e deve sempre essere in posizione aperta.
la circolare del 20 settembre 2002, n.557 nuove disposizioni in materia di “demilitarizzazione” e “disattivazione” delle armi da sparo. principi generali. legge del 18 aprile 1975 n.110.