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PICCOLO APPUNTO TECNICO SUL 244 H&H

Questa cartuccia ideata nel 1955, è una munizione molto performante basata sul 375 Magnum ha le capacità se caricata a 6.48 grani di spingere la palla a una velocità alla volata di 1.060 m/s; però essendo una munizione BELTED RIMLESS dato il collare di rinforzo in camera stabilisce un ottimo Heandspace:

(In un arma da fuoco per un corretto cameramento della cartuccia ci deve essere uno spazio libero in camera(FREE BORE); permettendo alla cartuccia di camerare correttamente infatti l’Heandspace è lo spazio che c’è tra il fondello della cartuccia e la testa dell’otturatore studiato apposta per non danneggiare la cartuccia al momento dello sparo causando danni al tiratore.

Dopo che la cartuccia viene camerata correttamente ci sono altre due fasi prima che la nostra cartuccia inizi il percorso fino al suo bersaglio; uno è il LOAD che è quando la cartuccia inizia ad addentrarsi nella rigatura; poi c’è il cosi detto cono di forzatura dove la cartuccia passa dalla sua camera nell’anima della canna in un diametro ridotto rispetto alla camera inoltrandosi nella rigatura; quando la cartuccia è dentro la rigatura della canna questo passaggio viene chiamato throad, da li la cartuccia comincia il suo viaggio fino al bersaglio). Tonando alla cartuccia dopo aver spiegato in breve Heandspace; il grosso chiamiamolo difetto di queste cartucce, visto che le pressioni in camera al momento dello sparo sono elevate superando anche i 4.000 bar l’incollaggio in camera è molto elevato; però date le sue elevate performance fu uno spunto per crearne di molto performanti; esempio il 400H&H Belted Magnum.

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12,7x81mmSR(piccolo appunto tecnico)

Questa cartuccia è una derivata della 50 VICKER(12,7X80MM), che poi tecnicamente parlando sarebbe una la versione Rimless( dove il collarino ha lo stesso diametro del corpo della cartuccia e presenta scanalatura per l’estrattore); modificata a semi-rimmed ,(come nelle cartucce rimmed il fondello è maggiore di quello del corpo, con la differenza che in questo è meno accentuato inoltre presenta scanalatura per l’estrattore). La cartuccia venne alla luce nel 1924, e prodotta sia con bossolo in ottone che in acciaio; con innesco prettamente berdan la produzione cessò negli anni 50….oggi è solo un ricordo per chi vuole cimentarsi sulle carucce usate nella seconda guerra mondiale.

PS: NON SO SE VENGA USATA A SCOPI RICREATIVI;(TIPO GARE O EX ORDINANZA), PERO’ NON CREDO SIA DIFFICILE LA RICARICA.

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357MAGNUM( APPROFONDIMENTO)

La cartuccia 357 magnum, fu realizzata da ELMER-KELTH basandosi sulla cartuccia 38special(9x29mmR) e allungandola(che poi il diametro è lo stesso cioè 357) però dal punto di vista di energia ne sviluppa il doppio, infatti sviluppa pressioni all’interno della canna nettamente superiori;( ed è anche il motivo principale della sua nascita, proprio per avere una cartuccia che sia molto performante!!), il 357magnum è una cartuccia per revolver di tipo semi-rimmed;( come nel rimmed il diametro del fondello è maggiore rispetto il corpo della cartuccia, con la differenza che questo è meno accentuato rispetto le cartucce rimmed , e poi presenta scanalatura per l’estrattore);questa cartuccia rimase la più potente sul mercato fino all’avvento del 44magnum(10,9x33mmR), oggi molto usata sia per uso sportivo, che dalle forze dell’ordine; inoltre risulta ottima per la difesa domestica.

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44 MAGNUM(aggiornamento).

Il 44 magnum(10,9×33) è una munizione di tipo Rimmed(in queste cartucce il diametro del fondello è maggiore di quella del corpo, inoltre non ha scanalatura per l’estrattore) americana progettata da ELMER-KELTH nel 1955 ; questa munizione deriva dal 44 special che all’inizio aveva una carica di 250 grani. Il 44 magnum è una munizione molto conosciuta;(con un rinculo abbastanza rilevante, tanto che è stata la munizione per arma corta più potente per svariati anni, prima dell’avvento del 50A.E(12,7X33mmR); molto utilizzata pure oggi per usi venatori, o per difesa anche se il più delle volte è preferibile il 357magnum(9x33mmR) per quanto molto più gestibile. Questo calibro è molto versatile può essere usato sia per armi corte che lunghe(come il fucile WINCHESTER MODELLO 1894).

PS: Il rinculo è il movimento retrogrado dell’arma al momento dello sparo

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41MAGNUM… UN BREVE RIEPILOGO

Questo calibro si può dire è la perfetta combinazione tra balistica è rinculo, perchè fu la risposta e anche il motivo della sua apparizione nel lontano 1964; cioè quella di diminuire il divario che c’era tra 357magnum(9x33mmR), ed il famosissimo 44 magnum;(10,9x33mmR). Pensata come cartuccia da difesa personale e per le forze di polizia; camerata per la prima volta nel revolver di casa S.W. modello 57;(inizialmente con palla semi-blindata). Secondo il mio punto di vista Elmer Keith l’ideatore, voleva trovare il giusto punto di incontro tra un 357 magnum, che pur essendo un ottimo calibro la balistica terminale non li viene incontro!!; e un 44 magnum considerato anche per qualche anno il calibro più potente al mondo, ma con un rinculo veramente rilevante; e a mio dire il 41magnum(10,4x33mmR) è una soluzione ottimale.

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44-40 Winchester;(breve riepilogo)

Questa cartuccia fu la prima ad essere prodotta da Winchester con il corpo in metallo, in origine il 44-40 caricato a polvere nera era già molto performante; forse anche di più della sua derivata cioè il 44 Herry infatti Colt produsse un revolver il modello P camerato in questo calibro, e non solo anche la stessa Winchester introdusse il modello 1873 camerato per questa cartuccia; inutile dire che fu un successo esagerato soprattutto in America sia per quanto riguarda le forze dell’ordine, che per i cacciatori;(molto usata per la caccia al cervo). 44-40 WINCHESTER oppure con denominazione metrica 11x33mm è una cartuccia di tipo rimmed;(il quale diametro del fondello è superiore a quello del corpo, e non presenta scanalatura per l’estrattore, ma fa presa direttamente sul fondello sporgente); comunque credo fu prodotto di tipo rimmed per facilitare l’estrazione della cartuccia;( dal tamburo nei revolver). Concludendo la cartuccia è ottima a tutti gli effetti, e non subì modifiche neanche al cambio a polvere infume.

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450 Marlin.. (un appunto)

Questo calibro è un derivato parziale del 8mm Remington Magnum, ma alla vista sembra un 45-70 modernizzato;( il 450 Marlin fu ottenuto modificando il colletto e tagliando il bossolo, questa modifica fu apportata per non essere identica e soprattutto interscambiabile con altre cartucce, un esempio il 458 WIN). Questa cartuccia di tipo Belted( vista la fascia che poi determinerà un appoggio in camera e darà anche la misura per l Heandspace); la denominazione metrica credo sia 11,63x28mm, standardizzata SAAMI; molto versatile e facilmente camerabile in fucili con otturatore Mauser, e neanche la ricarica è un problema perchè a livello pratico non si riscontrano difficoltà.

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Llama M82

Pistola prodotta per l’esercito spagnolo, verso la fine della guerra fredda. Quest’arma è in pratica un altra copia della classica Beretta 92, soprattutto nel funzionamento che differenzia poco da quello stabile a blocchetto oscillante;( questo funzionamento presenta un terzo elemento mobile, appunto chiamato oscillante; tra canna carrello e otturatore, che ad arma chiusa li rende solidali; al momento dello sparo canna e carrello muovono insieme; o più precisamente rinculano cioè in poche parole il rinculo è il movimento retrogrado dell’arma al momento dello sparo. In fine questo terzo elemento libera il carrello, e cosi facendo prima di tornare in posizione espelle il bossolo spento, e ne camera uno nuovo; tornando pronta allo sparo). La M82 come anche la 92 dispone di 15 colpi nel caricatore, presumo che anche questa pistola spagnola abbia la leva abbatticane,( almeno così sembra rappresentato nelle immagini sul web); la sicure sono meccaniche, quindi credo che come nella Beretta si possa lasciare il colpo in canna con la sicura inserita; il calibro è il 9×19;(questo calibro ideato da George Luger alla fine dell’800 e deriva dal 7,65 parabellum, il progetto fu di creare un calibro per le forze dell’ordine totalmente camiciato o a punta cava, il suo rinculo è moderato; ha una potenza di circa 520joule e un innesco sia di tipo Berdan (a due fori) e di tipo boxer(a un foro solo). Questo tipo di munizionamento è da ritenersi da guerra ma con le nuove normative lo è ma solo per arma corta; invece per arma lunga può essere usato pure dai civili per scopi ludici; il termine parabellum fu scelto dalla fabbrica DWM che in latino sarebbe ” vice a paceum a parabellum” che tradotto in italiano vuol dire” SE VUOI LA PACE PREPARA LA GUERRA”. Fu di rapida diffusione e adottata da varie nazioni dopo la 1° guerra mondiale e prodotta in 70 paesi(ne fu ideata una variante anche per silenziatore). In conclusione l’arma è molto simile alla Beretta 92 quindi che dire, tecnicamente non può che andare bene!!

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458 WINCHESTER(APPUNTO)

Questa munizione di spicco, da cui derivano cartucce come il 338 WINCHESTER nacque nel 1956 per essere camerato nella carabina modello 70 AFRICAN; viene utilizzato per la caccia grossa e importato in alcuni paesi, come l’INDIA e gli STATI UNITI. Il 458 WIN è una cartuccia basata sul 375 Holland&Holland, ovviamente leggermente accorciato e modificato per accettare una palla da “458”; il calibro è di tipo Belted,(questo tipo di munizione ha una fascia rinforzata presente nella parte del corpo della cartuccia sopra la scanalatura, che determinerà un appoggio in camera netto e rimarcato; e rappresenterà anche il punto di misura dell’Heandspace cioè lo spazio che cè tra la testa dell’otturatore e il fondello del bossolo; tali munizioni raggiungono pressioni elevate e il rischio di incollaggio in camera è molto elevato). In fine questa cartuccia è veramente potentissima, pensate che nasce per competere con calibri come il 470 NITRO EXPRESS; ha un rinculo molto difficile da gestire perchè molto forte….infatti poco usato almeno dai cacciatori italiani, forse anche per la mancanza di grandi predatori come orsi polari o grizzly.

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303 BRITISH

Questa cartuccia estremamente versatile, in parole povere un 7.7 Breda con alcuni accorgimenti è un calibro arcaico che nasce a fine 800′ caricato con polvere a cordite e nucleo in piombo;( a naso tondo); inoltre il 303 BRITISH o 7.7x56mmR;( la R sta per rimmed, il quale diametro del fondello è maggiore di quello del bossolo infatti l’estrattore fa presa direttamente sul fondello perchè questa categoria di munizione, non presenta scanalatura per l’estrattore); però ne fu sviluppata anche una di tipo rimless;( in questo caso invece il collarino ha lo stesso diametro del bossolo e la scanalatura per il bossolo è presente). Il 303 ha anche un fascino leggendario, per il semplice motivo che una volta gli fu limata la punta di circa un millimetro trasformandolo da una semplice palla FMJ-RN, in una palla che oggi definiremmo JSP cioè FULL PROFILE JAKETED….in breve è anche la storia della nascita dei famigerati,(ora un pò meno!!); proiettili DUM DUM.

Questa cartuccia non ha nulla da invidiare a quelle moderne, infatti anche oggi ottima per la caccia con un eccezionale potere d’arresto; fu sostituita col 7,62x51mm o per uso commerciale 308 Winchester.

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7,62x45mm

Questa cartuccia sviluppata in Cecoslovacchia è una rivisitazione della mitica 7,62x39mm; solo che un pò allungata. Il 7,62x45mm deriva dal 8x33mm KURZ, innesco di tipo berdan o boxer e a differenza del 7,62x39mm è un pò più veloce, circa 760m/s; viene sparata da armi come il VZ 52;(Parlando del lato tecnico dell’arma, il fucile ha un sistema a presa a gas a funzionamento metastabile; può essere caricato sia con stripper clip da 5 colpi, che da caricatore classico da 10 colpi; può essere camerato sia per la cartuccia 7,62x45mm che per la cartuccia sovietica M43); la munizione in questione è molto poco conosciuta, infatti credo non sia neanche registrata ne al CIP che al SAAMI; comunque viene usata soprattutto da appassionati di calibri di ex ordinanza, e non è neanche difficile da ricaricare,( molto vicina al caricamento di un 308Win).

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45-70 GOVERNAMENT(aggiornamento)

Questa cartuccia fu prodotta in due versioni, una da fucile e un altra da carabina; andò a sostituire la 50-70( chiamata anche solo 50 Governament, fu sviluppata dopo il fallimento della cartuccia 58 Remfire). Il 45-70 è una cartuccia con denominazione a polvere nera, adottata nel 1873 di tipo semi-rimmed;( in questo caso il fondello è sempre più grande di circonferenza di quello del corpo, con la differenza con quello solo rimmed, che è meno accentuato, e poi presenta scanalatura per l’estrattore anche se meno accentuata rispetto una cartuccia Rimless);la cartuccia fu una delle prime a percussione centrale, la sua reputazione fu eccellente fin da subito, sia a livello civile per la caccia; visto che questo proiettile è in grado di abbattere qualsiasi tipo di animale selvatico, inoltre i bossoli sono molto reperibili e la ricarica non è nulla di impossibile; anche a livello militare la sua carriera è stata ottima infatti rimase in dotazione quasi 20 anni fino al 1892 per poi essere sostituita col 30-40 KRAG.

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APS-95 – DUE PAROLE SUL MAS 49

Questo fucile d’assalto che ha origine Croata, fu prodotto dalla KONCAR-ARMA su richiesta del esercito polacco è in pratica la copia del fucile GALIL nasce per sostituire i vecchi fucili M70 di origine in Jugoslavia. L’APS-95 che la sigla sta per AUTOMATSKA-PUSKA-SAMOKRES 1995 è un fucile d’assalto in calibro 5,56×45 con funzionamento a presa a gas(in pratica chiusura metastabile a corto rinculo); basato sul fucile AK74 e presentato nel 2007 e usato nel 2011 in una guerra in Libia; questo fucile adotta un caricatore a 35 colpi, un calcio ripieghevole dalla parte destra in metallo e un ottica da 1.5x che viene usata anche come maniglia di trasporto tipo M16 o similari. Riguardo al MAS49 fu un fucile progettato per i paracadutisti francesi, riconoscibile per il calcio totalmente in legno;(nella versione migliorata il calcio è più corto e anche la canna), il fucile è Bolt-Action o più correttamente a sistema Mauser(cioè girevole scorrevole); il funzionamento è metastabile a presa a gas ; camerato per il calibro 7,5x54mm.

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AKM(UN APPUNTO)

Questo fucile mitragliatore fu ottimizzato per la produzione di massa, l’arma ha una carcassa in lamiera stampata con otturatore in acciaio rinforzato.

Questa variante dell’AK-47, entrò in servizio quasi insieme al RPK forse un anno prima perché RPK entrò agli inizi degli anni 60′; invece AKM nel 1959 comunque fu prodotto presso l’arsenale di TULA, l’arma rispetto alle altre versioni ha l’impugnatura abbassata per fare in modo che possa ospitare un lancia granate, più leggero rispetto al suo compare AK-47 di circa un kg e mezzo; il funzionamento è il medesimo cioè metastabile a presa a gas è camerato per la munizione 7,62×39 o M43 sovietica; il caricatore è da 20/40 colpi ma può montare il caricatore dell’RPK circolare(come rappresentato nella foto); può sparare sia in automatico che in semiautomatico tramite un selettore di tiro presente sul carrello dove c’è anche la sicura.

Il calibro cioè il 7,62×39: è un derivato parziale del 7,92x33kurz ottenuto dalla riduzione del diametro del colletto e l’allungamento del bossolo, la cartuccia è formata da un bossolo in acciaio ramato con innesco BERDAN bifocale, con carica di 1,6 di polvere infume. con una pressione massima di 3.550 bar e una velocità di 715m/s. La prima mitragliatrice sovietica camerata per il 7,62, fu il modello 1945 o CKC, e fu utilizzata anche per la mitragliatrice leggera RPD. Nel 1944 a causa del in gestibilità  del calibro e il forte rinculo, fu cosi che nel 1964 due progettisti si misero all’opera per creare una cartuccia che producesse meno rinculo ed era più gestibile al momento dello sparo; cosi nacque la 5,45x33mm(M74).

Sistema di chiusura a presa a gas: grazie alla loro pressione che si genera al momento dello sparo mantenendo l’otturatore chiuso, solitamente le armi che adottano questo tipo di sistema li viene praticato un forellino sull’anima della canna ed in base alla pressione che si vuole sfruttare il foro viene fatto più vicino o più lontano dalla camera di cartuccia( ovviamente maggiore sarà la distante il foro dalla camera di cartuccia e minore sarà la pressione), un altro esempio è il sistema a rulli composta da due parti, una libera di muoversi dalla posizione dei rulli l’altra rallenta l’apertura tra otturatore e canna.

COS’E UN SISTEMA DI CHIUSURA : Il sistema di chiusura per definizione è quel vincolo meccanico fra otturatore e vivo di culatta della canna; nelle armi i sistemi di chiusura sono ideati per consentirne il corretto funzionamento.

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CURIOSITA’ SUL THOMPSON

John Tagliaferro Thompson iniziò il progetto di quest’arma che impiegava la cartuccia 11,43×23 o 45acp; i primi esemplari avevano un rateo di fuoco altissimo tipo 1200 colpi al minuto ma visto il troppo peso e la scarsa maneggevolezza ,questo prototipo aveva il sistema blish;(il sistema blish in pratica faceva si, che l’otturatore al momento del blocco scorreva verticalmente, inoltre grazie a due scanalature poste ai lati a una distanza di qualche centimetro; facevano si che il fucile riusciva a ottenere piccole raffiche di colpi). Il camerava la cartuccia 30/06;(Il 30.06 Springfield, fu introdotto nel 1906 per il fucile 1903 Springfield; nacque con la rivisitazione del calibro 30.03 nel suo aspetto montando una palla da 150 grani e con propellenti moderni e cosi nacque il 30.06(la versione 30.03 era più lunga di 1.8 millimetri rispetto alla versione definitiva). Il 30.06 fu progettato per eliminare i problemi di alimentazione e l’estrazione nei fucili bolt action. Il 30.06 è la cartuccia più usata in ambito venatorio, questa cartuccia ha un rinculo tollerabile con una gittata di 5.500metri; è una cartuccia molto versatile con una percussione centrale molto elevata e un coefficiente balistico di 0.405( nel 1926 cambiò l’ogiva e adottò la palla BOAT-TAIL da 172 grani). Thompson decise di abbandonare il progetto e affidarsi al progetto iniziale quello del 45acp(LA CARTUCCIA 45ACP E’ UNA CARTUCCIA IN OTTONE DI TIPO RIMLESS CHE VENNE IDEATA INSIEME ALLA COLT 1905. QUESTA CARTUCCIA, HA UN POTENTE POTERE D’ARRESTO E UN BUON RINCULO; IN ITALIA VISTO CHE CONSIDERATO CALIBRO DA GUERRA, NON E’ STATA PERMESSA LA VENDITA FINO AL 1996. UNO DEI DIFETTI DEL 45 ACP E’ CHE LE SUE PRESTAZIONI BALISTICHE/TERMINALI SCENDONO IN MANIERA DECISA, CON BANALI RIDUZIONE DELLA CANNA E DEL ARMA IMPIEGATA; FU SVILUPPATA NEL ARSENALE DI FRENKFORD NEL 1904, PARTENDO DALLA CARTUCCIA COMMERCIALE DAL DIAMETRO DI 12MM E LUNGO 22,85, E CARICATO CON PALLA DA 12,95. LA 45ACP E’ LA CARTUCCIA USATA DA BROWNING PER LA SUA 1911, E INA CARUCCIA MOLTO APPREZZATA DAGLI AMERICANI PER LE SUE MUNIZIONI DI FACILE REPERIBILITA’ ). cosi per finanziare il progetto si appoggiò a un magnate del tabacco per poi nel 1919 fondare la sua industria armiera la auto-ordinanze company. la prima variante del suo mitra soprannominata “machine guns” fu commercializzata a partire dal 1921; la sua produzione in larga scala cominciò per Francia e Regno Unito.

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SVD DRAGUNOV (RIVISITAZIONE)

Questo fucile sovietico che nasce come fucile di precisione, ma pur essendo un ottimo fucile creato su base AKM poi convertito a colpo singolo ( semiautomatico); tutto molto interessante però se paragonato a un vero fucile da cecchino le caratteristiche scarseggiano, perchè poco adatto al tiro a lunga distanza anche se dotato di ottica PSO-1,( in pratica un sistema di illuminazione alimentato a batteria, in grado di rilevare infrarossi, inoltre capace di mettere a fuoco il bersaglio anche in caso di nebbia/foschia). L’SVD è camerato per la cartuccia di tipo rimmed 7,62x54mmR;(Questa cartuccia di origine russa; all’inizio camerata per il Mosin-Nagant e originariamente caricata a polvere nera con palla denominata M1891, con un peso specifico di 13,64 grammi. Successivamente venne messa appunto una cartuccia di tipo appuntito con palla spizzer in lega di piombo e antimonio; utilizzando una polvere infume denominata M1908; negli anni ’30 fu messa appunto una palla di tipo pesante con un miglioramento di stabilità denominata di TIPO D); la versione originale del SVD è simile al RPK infatti le parti sono totalmente intercambiabili, un altra versione è quella cinese;(che in effetti è più di una) ma come esempio uso il tipo 79 o anche definito “il mitragliatore della giungla”. Il fucile adotta un sistema metastabile a presa a gas,(funzionamento simile al AK47) può essere munito di silenziatore; la versione militare uscì nel 1976 seguita da quella civile nel 1996 ; ancora in uso sia in Russia che in altri paesi.

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INTRODUCO IL SISTEMA A RUOTA CITANDO UN FUCILE CHE ADOTTAVA UN SISTEMA DI QUEL TEMPO

Il fucile Land Pattern, soprannominato BROWN BESS molto probabilmente per il colore marrone; fu una delle armi più importanti mai realizzata che accompagnò i soldati in battaglia per 100anni, anche se il fucile era pesante e impreciso vista l’assenza di rigatura il colpo sparato andava un po’ dove voleva ed inoltre per caricare l’arma occorrevano quasi 20 movimenti; e anche il calibro non era proprio a favore del tiratore tanto che venne ridimensionato per l’eccessiva incrostazione della canna. Il suo sistema a pietra focaia(o anche detto selce che poi è la pietra) è fonte di un grande studio messo appunto da un francese, che prendendo spunto da vari funzionamenti dell’epoca riuscì a crearne uno migliore; un sistema simile è quello a ruota che entrò in sostituzione di quello a miccia, questo sistema funziona grazie all’ attrito di una rotellina di pietra che gira a contatto con una puntina di ferro; la rotellina gira all’interno di uno scodellino intagliato alla base proprio per ospitarla; e grazie a delle molle a V, del dente d’arresto( che prima ho chiamato pezzettino di ferro ma è quello!!); e delle leve appunto come già detto le due parti entrano in contatto provocando l’accensione della polvere; ovviamente davanti a questa rotellina è incernierato un cane mobile, ….( in Francia lo stesso sistema fu modificato, in pratica il mollone era separato e collocato in un apposita cavità).

Questo sistema era abbastanza costoso e molto sensibile ad agenti esterni, come polvere o sporcizia; e ne causava inceppamento.

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Remington 1890

Questo modello prodotto dalla Remington, era basato sul famigerato modello prodotto anche dal Colt 1873;( in pratica la copia quasi identica), ovviamente il modello è in azione singola con tamburo a 6 camere, fu prodotto in un solo calibro che poi era quello più usato cioè il 44-40( introdotto da Remington nel 1873), l’impugnatura di questo revolver era in gomma; che a mio vedere era molto meglio il modello 1888 che l’aveva in legno; la canna varia su due lunghezze sul telaio possiamo vedere stampato il calibro;( anche se non capisco questa scelta perchè la legge dice: le armi costruite antecedentemente al 1920 possono essere prive di contrassegni compresa la matricola; le armi antecedenti li 1890 sono considerate solo antiche). Oggi questo revolver è molto raro e quasi impossibile da trovare, se non qualche riproduzione di Uberti, ma un originale Remington varrebbe una cifra e farebbe molto gola ad un collezionista.

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RIVISITAZIONE DEL 22LR

Considerata una delle prime cartucce metalliche moderne, basata sulla cartuccia Flober BB prendendo spunto anche dal 22 di Smith&Wesson ma non solo; il 22lr è un mix di tanti 22 che erano in circolazione, la sua nascita risale al 1887;( denominazione metrica: 5,6x15mmR) è una cartuccia di tipo rimmed cioè senza scanalatura per l’estrattore, infatti quest’ultimo si aggrappa direttamente alla sporgenza sul fondello per estrarre il bossolo spento; in quanto a velocità e coefficiente aerodinamico dipendono dall’arma in cui è sparata, sicuramente se parliamo di revolver avremo una perdita di gas tra tamburo e volata, al momento dello sparo quindi la velocità sarà minore.

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310 Greener e cartucce simili

Il 310 Greener fu introdotta agli inizi del 1900, è un calibro di tipo rimmed; ( i calibri rimmed non hanno scanalatura per l’estrattore, quindi l’estrattore si aggrappa alla sporgenza sul fondello per espellere il bossolo spento); essendo molto costoso come calibro viene usata un alternativa economica, che per l’appunto è il 32-20 Winchester però a parte il costo cè un altro aspetto interessante di questi due calibri; cioè che sono alternabili in camera solamente cambiando la canna, inoltre questi due calibri hanno prestazione molto simili, ma non solo abbiamo anche un altra cartuccia con caratteristiche simili; infatti parliamo del calibro 7,62x38mmR progettata per il revolver russo M1895 anche lui a bassa potenza come i due citati, una caratteristica molto interessante è la crimpatura sopra al bossolo, che ha l’utilità di far espandere il cono di forzamento così da avere una maggiore tenuta dei gas, aumentando anche solo di poco l’uscita alla bocca dell’arma cioè la velocità.

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222 REMINGTON( 5,7X43MM)

Questo calibro fu il primo calibro commerciale di tipo Rimmless;( in questo caso il collarino ha lo stesso diametro del corpo della cartuccia, e presenta scanalatura per l’estrattore); il diametro del fondello è più o meno lo stesso del 38 special. Il 222 Remington è ovviamente un derivato del 223 Remington ( 5,56x45mm); la cartuccia fu ideata da un tiratore di BENCH REST, dove fu anche testata per la prima volta, nacque per essere camerata nel Remington modello 722 infatti è ottimi per fucili a sistema Mauser, molto precisa fino a 200 metri; poco ideale per la caccia per la poca energia cinetica sprigionata dalla cartuccia al momento dello sparo. Sia questo calibro che fu introdotto nel 1958 che il 22TMC, sono derivati del 222 Remington un altro derivato può essere il 5,56×50 mm…comunque più o meno sono tutti della stessa famiglia..

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375 WINCHESTER( RIEPILOGO)

Introdotta nel 1978 e camerata per una versione speciale di modello 98 Winchester. Il 375 di cui la denominazione metrica è 9,5x52mm all’apparenza molto simile al suo predecessore cioè il 38-55;(forse una versione maggiorata), invece come nomenclatura assomiglia molto al 38 special; Browning progettò il modello 94 camerato in questo calibro, a mio parere questo fucile aveva un aspetto interessante, benché il calibro fosse abbastanza potente il fucile riusciva ad avere un alimentazione costante nel ciclo di sparo; inoltre sempre parlando del fucile volevo introdurre una spiegazione sul sistema di blocco cadente, in pratica questo sistema permette ad un blocco solido di scivolare giù per la guida liberando canna e camera; ovviamente azionato dal paragrilletto tramite un sistema a leva. Tornando alla cartuccia fu concepita come alternativa al 35WINCHESTER è di tipo rimmed ( cioè il diametro del fondello è superiore a quello del corpo della cartuccia, essa non presenta scanalatura per l’estrattore, e l’estrattore da direttamente presa sul fondello.

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458 SOCOM(APPUNTI)

Questa cartuccia nasce nel 2002, per essere compatibile con piattaforme AR-15 per lo sviluppo presero in considerazione diverse cartucce; tra cui il 9x39mm,( è una cartuccia sovietica basata sul 762x39mm); questo calibro è un 50 A.E ( 12,7X33mmR) allungato, però gli fu ridotto il diametro infatti uno è Belted( la parte superiore della scanalatura presenta una fascia rinforzata, che determina l’appoggio in camera netto e marcato, questo rappresenta il punto in cui si misura l’Heandspace); invece il 458 socom ( 11,63x40mm); è Rebated,( il collarino è di un diametro inferiore a quello del corpo della cartuccia, al quale si riconnette con il bordo troncoconico, della scanalatura questo permette di usare lo stesso otturatore e la stessa meccanica; e quindi calibro minore con diametro del fondello più piccolo, con canna intercambiabile di calibro maggiore; il diametro della cartuccia in analisi è molto simile al 7,92x57mmR, che in genere è il diametro più comune per calibri con potenziale compatibilità con piattaforme M4 , o fucili a otturatore Mauser ). La cartuccia è molto aggressiva per quanto riguarda il rinculo dell’arma al momento dello sparo;( superiore a un 30-06; 7,62x63mm). Un altro progetto derivato da questo calibro è il 375SOCOM, che nasce nel 2013 con una capacità del bossolo notevole.

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UNA CARTUCCIA INUTILE

Il 14,5x114mm è una cartuccia per mitragliatrice o fucili a sistema Mauser; un esempio di fucile anticarro che camera questa munizione è il PTRD-41;( un arma a colpo singolo in grado di penetrare una corazza di un blindato); invece un esempio di mitragliatrice è il KPV, di provenienza russa, ( molto simile come conformazione alla Browning M2, soltanto che molto più potente e economica). La cartuccia è una diretta derivata del 50BMG, infatti sia i fucili che le mitragliatrici posso essere convertite, la forma della cartuccia agevola molto sia l’estrazione che il caricamento, e come tutte le cartucce cosi potenti è di tipo Belted( in queste cartucce la parte sopra della scanalatura ha una fascia rinforzata, che determina un appoggio netto e rimarcato in camera, questo rappresenta anche il punto di Heandspace cioè lo spazio di testa tra il fondello del bossolo e la testa dell’otturatore; questo tipo di cartucce sviluppano una pressione molto alta in camera, quindi il rischio di incollaggio è molto alto); l’innesco è di tipo berdan cioè a due o più fori, il bossolo può essere in ottone o in acciaio cromato; questa cartuccia diventò inutile dopo la metà degli anni 50′.

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Bell H1 cobra con approfondimento

 Un elicottero d attacco a turbina, con rotore a due pale progettato e costruito in America. E frutto di un programma di emergenza finanziato da una società privata per trovare un alternativa al modello H-56A, l AH 1 è stato il componente fondamentale della flotta di elicotteri di attacco del US-ARMY fino a quando l esercito statunitense  lo ha sostituito con AH-64 apache.390px-Ah-1cobra_1
Fin dal primo volo del prototipo, effettuato il 7 dicembre 1965 fu basato sul modello 204,il modello 209 presentava una fusoliera originale sottile e slanciata con la cabina del pilota dello stesso tipo degli aerei da caccia.La storia e lo sviluppo, del BELL H-1 è strettamente connessa a quella del UH-1 il primo elicottero moderno di successo. Introdotto nel 1962 nella guerra del Vietnam fino a farne un icona del conflitto. l AH-1G HUEY-COBRAM iniziò a essere prodotto in serie nel 1966, nei primi 4 anni successivi ne furono consegnati mille unità ,la versione AH-IJ SEA-COBRA fu la prima versione a motori gemellari destinata ai marines americani.

CARATTERISTICHE

Tipo: elicottero controcarro, capacità di trasporto: pilota e copilota/cannoniere  sistema di propulsione: a turboalbero AVCO lymcoming  T53-703 da 1800HP (1343KV),armamento: otto missili TOW al esterno della fusoliera per gruppi di 7 o di 19 di uno qualsiasi dei 5 tipi di razzi da 69,9mm torretta general elettric sotto il muso della mitragliatrice M197 da 20mm a 3 canne ,PRESTAZIONI: velocità da 333 a 227km/h ,507km autonomia a pieno carburante. peso a vuoto 2939 kg.330px-AH-1Gs_USMC_NAN4-69

La caratteristica principale di qualsiasi elicottero è l’ala rotante, infatti viene definito anche come aerogiro, nel quale sia la trazione che l’avanzamento sono ottenute da uno o più rotori, inoltre permette il decollo e l’atterraggio senza bisogno di una pista specifica; però a differenza di un aereo ha molta meno autonomia. Nella storia il primo elicottero venne testato negli anni venti, ma con scarso successo vista l’incapacità di alzarsi in volo; però lo stesso venne rifinanziato il progetto e costruito un altro prototipo che riuscì a spiccare il volo per 10 minuti.

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approfondimento sul 30-06

Introdotta nel 1906, come appunto dice la nominazione cioè 30 è la misura in pollici del calibro, 06 è riferito alla data; questa cartuccia è una diretta derivata 30-03;( cartuccia sperimentale all’epoca di tipo Rimmless cioè il collarino ha lo stesso diametro del corpo della cartuccia, ed è presente la scanalatura per l’estrattore); il 30-06 ( 7,62x62mm) nasce con palla da 220grani con una velocità alla bocca dell’arma di 670m/s; poi con le nuove polveri da 150 grani però con una velocità di 820m/s; il suo bossolo è in pratica la copia del 7,92x57mm solo molto più allungato. Questa cartuccia rimase in servizio all’esercito per oltre 50 anni, diventò famosa per precisione e versatilità; inoltre dal 1930 utilizzata anche per uso venatorio.

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BROWNING HP 35.. LATO TECNICO

Questa semiautomatica, progettata da Browning prima della sua morte nel 1926; il primo progetto risale al al maggio del 1921 aveva un sistema labile il primo prototipo;( in questo sistema a differenza di uno metastabile, manca il vincolo tra otturatore e culatta, infatti in un funzionamento a massa avviene tramite un bilanciamento della massa tra otturatore e carrello e la resistenza della molla di ricupero, che ha il compito di far tornare otturatore e carrello in posizione); prima di entrare nel cuore del discorso voleva darvi la definizione di sistema di chiusura, in pratica è quel vincolo meccanico tra otturatore e vivo della culatta, questo è stato ideato per un corretto funzionamento dell’arma. Tornando alla HP35, durante l’ideazione di questa semiautomatica Browning ebbe un idea geniale, cioè far sostituire la bielletta fulcrata( presente nella 1911, da cui prese spunto); che aveva il compito di interrompere il vincolo tra canna e carrello, grazie a una rampa sotto la camera di cartuccia, questa bielletta non era altro che un perfetto bilanciamento con l’aiuto di un gioco di piani inclinati, faceva si che l’arma riusciva a rompere il vincolo tra canna e carrello e disconnettere il sistema di scatto; senza il bisogno di un disconnettore.

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NOTIFICA SUL FUCILE M48

Questo fucile Jugoslavo, e anche un pò tedesco vista la somiglianza con lo storico 98K (IL K98 NON ERA ALTRO CHE UN GEWEHR 98 MIGLIORATO, INFATTI GLI STUDI DI QUESTO NUOVO FUCILE, MESSO A DISPOSIZIONE DEL ESERCITO VERSO LA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, FU PRODOTTO IN VARIE LINEE ESEMPIO: CECOSLOVACCHE E BELGHE. IL K98 E’ UN FUCILE A OTTURATORE GIREVOLE SCORREVOLE CAMERATO PER LA CARTUCCIA 7,92X57MM MAUSER. QUESTO FUCILE AVEVA UN CARICATORE A 5 CARTUCCE, CHE POTEVA ESSERE CARICATO RAPIDAMENTE TRAMITE STRIPPER CLIP(METODO CHE PERMETTEVA DI TENERE UNITE LE CARTUCCIE E COSI CARICARE COMPLETAMENTE IL CARICATORE). DATO CHE IL 98K RISULTAVA PIU’ CORTO DEL 98B, FU NOMINATO 98 KURZ(CIOE’ CORTO) IL 98K IN OLTRE MONTAVA UN OTTICA A 4 INGRANDIMENTI , LA ZF39; GLI FU ANCHE MONTATO UN SILENZIATORE DENOMINATO HB-23 CHE RIDUCEVA IL RUMORE DEL 75%); è scritto in maiuscolo perchè secondo me è di una categoria superiore a quello trattato in questo articolo. Comunque vista la grande somiglianza, l’M48 si distingueva solo dal paramano superiore; l’otturatore è di tipo Mauser cioè girevole scorrevole. Esistono diverse versioni tra cui: il 48B che si differenzia dal para-grilletto, oppure la versione sportiva;( in pratica una versione corta).Questo fucile camera la cartuccia 7,92x57mm( Il 7x57mm MAUSER, deriva dal 8×57(che poi il 8×57 è anche la cartuccia del fucile 1888). La nuova cartuccia 7×57 a innesco Berdan, rimase in servizio fino al 1945).L’ alimentazione del fucile è a stripper clips; il fucile fu molto usato nella seconda guerra mondiale, e poi riproposto da Zastava, fino al 2013 che smisero di produrlo.

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AK12 AGGIORNAMENTO

Il progetto per portare alla luce, questo fucile d’assalto iniziò nella fabbrica di IZMASH; prima della versione definitiva ci furono dei prototipi: il primo derivava dal AK200 infatti adottava già anche lo stesso sistema di funzionamento, poi ne seguì un secondo ma questa volta derivato dall’AK400; ( che poi si rivelò il definitivo), i russi modernizzarono il loro fucile togliendoli la raffica a due colpi, però poi tornò disponibile insieme al full auto, in questo modello. Quest’ultimo modello agli inizi fu rifiutato, per via dell’ ingente quantità di fucili AK74; ( magari i nostri amici russi hanno pensato che magari non era cosi tanto urgente far uscire un nuovo fucile..no? ). Concludendo questa versione aggiornata del AK74 venne migliorata nel 2011, e fece la sua uscita nel 2018; sempre camerata per l’ormai famigerato 7,62×39( Il 7,62×39 è un derivato parziale del 7,92x33kurz ottenuto dalla riduzione del diametro del colletto e l’allungamento del bossolo, la cartuccia è formata da un bossolo in acciaio ramato con innesco BERDAN bifocale, con carica di 1,6 di polvere infume. con una pressione massima di 3.550 bar e una velocità di 715m/s. La prima mitragliatrice sovietica camerata per il 7,62, fu il modello 1945 o CKC, e fu utilizzata anche per la mitragliatrice leggera RPD. Nel 1944 a causa del in gestibilità  del calibro e il forte rinculo, fu cosi che nel 1964 due progettisti si misero all’opera per creare una cartuccia che producesse meno rinculo ed era più gestibile al momento dello sparo; cosi nacque la 5,45x33mm(M74).Una cosa interessante era il lanciagranate che poteva essere montato su quest’arma; si trattava infatti di un GP-34, messo in circolazione dalla fabbrica produttrice nel 1984 con alcune modifiche, tra cui l’alleggerimento della carcassa, e lo spostamento a destra del sistema di avvistamento.

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STRIKER FIRED

Le striker fired, sono quelle armi a percussore lanciato;( questo sistema non si avvale del ausilio del cane ma di un percussore, che tramite una molla si carica di energia cinetica, questa molla può essere compressa o parzialmente o totalmente, dipende poi se viene tirata la leva di scatto( ma l’arma è sempre pronta allo sparo); comunque anche queste armi sono dotate di sicure,(in questo caso automatiche, come quella al percussore in caso di caduta). L’idea per questa tipologia di armi corte avvenne grazie a vecchie semiautomatiche datate, come la Borchardt C93 per il suo sistema simile. Una pistola molto famosa a percussore lanciato può essere la GLOCK che ha un sistema browning modificato( Questo sistema ideato dal progettista che ideò la pistola semiautomatica 1935A; il sistema di chiusura Petter è un alternativa molto simile a quello ideato da Browning la versione modificata(Browning modificato differisce dalla precedente per l’assenza della bielletta sotto la canna invece in questo caso abbiamo una piastrina a camme che ha sede nella parte inferiore della canna);la canna e il carrello sono vincolati da un perno(questo se rimosso permette lo smontaggio dell’arma); questo perno è alla base di una leva otturatore e quando la canna si disimpegna grazie a un gioco di piani inclinati interagisce col fusto e il carrello dell’arma); l’esempio in parentesi è quello Petter ma comunque credo sia chiaro, visto sono molto simili!!

Come quasi tutte le striker anche Glock ha il fusto in polimero; e vorrei ricordare le la prima semiautomatica polimerica fu di casa HECKLER& KOCH, la VP70;(Questa pistola automatica, anche dal abbreviativo di vollautomatische che appunto vuol dire pistola automatica è prodotta interamente in acciaio e polimero; la pistola è in doppia azione e ha l’opzione sia raffica a 3 colpi con cadenza di tiro 220 colpi al minuto, che una modalità semiautomatica, ha un funzionamento a chiusura a massa con caricatore da 13 colpi; dotata di calciolo che all’evenienza può essere usata come fondina; ha un peso di 500grammi è camerata per il calibro 9×19 e fu prodotta dal 1970 alla fine degli anni 80).

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UN PO’ DI ARTIGLIERIA NAVALE( ANSALDO 381/50)

Questo cannone ideato prendendo spunto dal vecchio Ansaldo- Schneider 1914; lo sviluppo avvenne su specifica della Regia Marina nel 1934,(ci fu anche una miglioria, però è più un ampiamento visto che il modello 1934, aveva 6 bocche di fuoco invece quello modificato 9 bocche di fuoco;( le canne potevano avere un oscillazione di 36°, e una depressione di -5°).

IL FUNZIONAMENTO: La canna era composta da quattro pezzi a tubo in acciaio dolce. LE SUE SPECIFICHE :

RIGATURA ELICOIDALE

SOGGETTA A FORTE USURA

SOSTITUZIONE DOPO 140 COLPI

Il blocco della culatta era fissato, intorno alla parte posteriore della canna;( l’otturatore a vitone di tipo Welin, il creatore di questo sistema notò una falla cioè l’otturatore era filettato solo in parte; il progetto di Welin consentiva una filettatura su otturatore e culatta a sezioni a raggio; progressivamente più ampio. Questo faceva si di impegnare una buona parte della circonferenza della culatta così da poter progettare otturatori più corti. Oggi questo cannone è inesistente ne furono prodotti 40 e 4 di riserva; possiamo vedere questo cannone sulla corazzata VITTORIO VENETO

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NUCLEARE? ARGOMENTIAMO

In una reazione nucleare, abbiamo un componente chimico ad esempio il plutonio di cui il suo numero atomico è 94; questo componente che ho preso come esempio ha un isotopo che è un atomo che proviene da qualsiasi elemento chimico, ha la particolarità di mantenere gli stessi valori come: numero atomico, e di massa e anche la massa atomica;( solitamente espressa con la sigla D.A, e corrisponde alla massa del singolo elemento potendo assumere diversi valori). Un altro elemento che possiamo trovare è l’ uranio che fu identificato nel 1789, ricavato da un minerale l’uraninite; esso appartiene alla famiglia degli attinidi di cui sono compresi altri 15 elementi, il suo isotopo è il 235 e nella tavola degli elementi viene identificato con la lettera U.

Inoltre in una esplosione nucleare abbiamo dei valori che misurano la forza meccanica, se parliamo di megatoni, invece i chilotoni esprimono l’energia liberata al momento dell’esplosione. Abbiamo diversi ordigni, con diverse caratteristiche esempio: in una bomba termonucleare l’energia viene rilasciata quando atomi così detti leggeri si uniscono formandone uno pesate; però cè da fare un appunto l’esplosione generata prima da una deflagrazione poi da una detonazione, è una trasformazione chimico fisica che avviene in un lasso di tempo brevissimo, sprigionando un sviluppo di molta energia di gas; nel caso di un esplosione atomica la detonazione è solo la fase primaria della reazione; infatti la piccola quantità di esplosivo iniziale fa sì che l’elemento radioattivo di base come può essere l’uranio, si riunisca per generare una vera e propria reazione a catena.

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M.1870 BELGIAN COBLAIN

Questo fucile fu progettato da Hubert Comblain, l’arma presenta un sistema a blocco verticale(il meccanismo di chiusura della culatta agisce su un perno girevole mandando in chiusura); il principio prende spunto dal fucile Snider inoltre anche molto simile ad un altra arma lunga che è il Martini-Henry che anche qui, la leva agisce sul caricatore facendo salire la cartuccia in camera; però nel Martini-Henry la leva di caricamento funge anche da protezione del grilletto.

Quest’arma lunga fu una delle prime prodotte in Belgio a camerare una cartuccia metallica, il suo meccanismo fu testato in diversi paesi ES. WIMBLEDON; ne esiste la versione brasiliana ma venne fatto in molteplici varianti.

Partecipò alla guerra del pacifico e venne sostituito dal fucile Mauser MOD.1889.

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UNA PICCOLA DESCRIZIONE SUL CFD

Il CFD è un modello di combustione specificatamente sviluppato, per la simulazione della propagazione della fiamma; in miscele stratificate; e questo lavoro in particolare è proposta sulla deflagrazione di miscele stratificate di aria metano.

OK ora proviamo a spiegarlo con parole terra terra…. il CFD non è altro che una simulazione del processo di sparo che parte da quando il percussore colpisce l’innesco; e finisce quando il proiettile lascia la volata. La propagazione della fiamma; è in pratica quella fiamma generata con la percussione dell’ percussore su innesco;( in pratica l’innesco ha sede sopra il foro di vampa che poi è il passaggio per la fiamma che parte dal fondello, e va a bruciare la polvere perpendicolarmente per tutta la lunghezza del corpo della cartuccia), la seconda fase nel processo di sparo è l’espansione dei gas e l’aumento della pressione in camera di cartuccia ; in questa fase la pressione può arrivare anche a 3000 bar in un arma lunga poi ovviamente dipende dalla grandezza del calibro( che è l’unico dato certo della potenza del oggetto che abbiamo in mano); in questa fase come in quella successiva entra in gioco anche il sistema di chiusura o il funzionamento dell’arma, perchè in una pistola semiautomatica esempio un pò di questa pressione verrà tenuta da conto, così da poter finire il ciclo di sparo e riarmare il colpo successivo tornando nella posizione iniziale; se invece parliamo di revolver quindi un sistema stabile più la potenza del calibro è maggiore più la vampa sarà rilevante.

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AK203…

Fucile nato per camerare il 7,62×39;( specifiche sul calibro: Il 7,62×39 è un derivato parziale del 7,92x33kurz ottenuto dalla riduzione del diametro del colletto e l’allungamento del bossolo, la cartuccia è formata da un bossolo in acciaio ramato con innesco BERDAN bifocale, con carica di 1,6 di polvere infume. con una pressione massima di 3.550 bar e una velocità di 715m/s. La prima mitragliatrice sovietica camerata per il 7,62, fu il modello 1945 o CKC; utilizzata anche per la mitragliatrice leggera RPD. Nel 1944 a causa della ingestibilità  del calibro e il forte rinculo, fu così che nel 1964 due progettisti si misero all’opera per creare una cartuccia che producesse meno rinculo ed era più gestibile al momento dello sparo; così nacque la 5,45x33mm(M74). QUESTA NUOVA CARTUCCIA ENTRO’ IN SERVIZIO NEL 1974 ASSIEME AL KALASHNIKOV (AK74). Il funzionamento di questo fucile è metastabile e come il fucile che andò a sostituire cioè l’AK47 non presenta problemi di inceppamento, dati dall’elevata temperatura che si genera all’interno della camera di cartuccia, soprattutto il modalità automatica. Inoltre è dotato di compensatore che riduce il rinculo e e una slitta piccatinny; due cose che il buon vecchio AK47 non aveva. Visto che siamo nel discorso vorrei parlare anche del programma Ratnik che è un sistema di combattimento della fanteria russa mirato a migliorarne l’efficacia e comprende: 10 sottosistemi e 59 singoli elementi, inoltre in questo programma erano iniziati i lavori a un prototipo cioè l’AK200( con questo nome c’è anche una vera e propria serie di fucili AK basati sul modello 74M camerato per la cartuccia 5,45x39mm.

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FUCILE M40 A1

Questo fucile di precisione ideato agli inizi degli anni 70; e classificato come sotto-categoria del Remington 700, fu progettato insieme o quasi all’M24;( ora non più in produzione). M40 subì qualche modifica: grilletto alleggerito, ponticello del grilletto e la guardia, inoltre nei primi modelli il calcio era in legno invece poi coi modelli successivi in fibra di vetro tipo Mc MILLAN. Il funzionamento dell’M40 è stabile a otturatore Mauser tipo girevole scorrevole, è in calibro 7,62x51mm o 308Win;(Questa cartuccia che nacque con la sigla militare 7,62X51MM O 7,62NATO;fu progettata nel 1952 per migliorare il cameramento e l’estrazione in fucili ad otturatore Mauser, in fase di progettazione presero spunto da una cartuccia sperimentale, nominata T65 che era molto simile al 300 Savage; a differenza che il 308Winchester aveva una forma allungata di tipo rimmed con una balistica molto simile al 30-06 7,62x63mm ); il caricatore può contenere un massimo di 5 colpi, con una cadenza di tiro di circa 900m.

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UN BREVE RIEPILOGO SUL FNAB43

Questo fucile mitragliatore ideato e disegnato dalla fabbrica anonima Ravelli manifatturiera; e realizzata dalla fabbrica nazionale di Brescia, il primo prototipo fu concepito nel 1942 la cosa che mi ha colpito molto sono le sue caratteristiche meccaniche sono molto vicine ad armi di oggi , ma oltre a questo anche la sua somiglianza col M.A.B; visto che il caricatore e il calibro è lo stesso. Però non finisce qui perchè quest’arma adotta anche un sistema di funzionamento, molto usato nelle armi di produzione Beretta che è il sistema stabile a blocchetto oscillante;( Questo sistema di tipo stabile geometrico ideato nei primi anni del 1800 e già presente sulla Mauser C96; a differenza del sistema stabile include un terzo elemento che è appunto il blocchetto collocato tra canna e carrello con l’utilità di renderli solidali in chiusura; questo blocchetto in pratica ha la funzione di liberare il carrello quando è in posizione abbassata); inoltre era talmente valida quest’arma che se anche produrla era molto costoso, la richiesta era talmente tanta, che la produzione continuò lo stesso.

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I FUCILI BASCULANTI SPIEGATI NEL DETTAGLIO

Nei fucili basculanti l’energia di sparo prodotta da una carica di lancio viene liberata dal arma, dalla parte opposta dell’asse della canna le forze che si esercitano all’atto di sparo sono due: assiale(avanti al petto di bascula); oppure rotativa(tramite una coppia di rotazione). In un fucile basculante l’assieme delle canne rispetto alla bascula necessariamente devono ruotare(con un certo angolo di rotazione); apposta per svincolarsi e procedere al movimento con una leggera pressione sulle canne verso il basso( di solito l’incrocio tra la canna e la bascula può essere definita come un insieme tra il limite inferiore della bascula e il prolungamento tra la stessa). Per concludere il discorso della chiusura nei fucili basculanti vorrei fare un esempio, che poi è una chiusura molto famosa cioè quella Purdley dove la faccia interiore è ricavata dalla superfice dove ruota rispetto alla bascula. La percussione nei basculanti può avvenire in due modi: a cartelle esterne cioè posizionati ai lati dalla bascula(la bascula è un massello in acciaio o in lega che contiene tutti i meccanismi vitali per un corretto funzionamento di un arma basculante); nelle batterie a cani esterni possiamo definirle di tipo HOLLAND&HOLLAND, invece quando le cartelle sono interne di tipo ANSON cioè il congegno di sparo è nel vivo della bascula.

Infine l’estrazione che nei basculanti può compiere due azioni cioè per via imperniata e quindi ruota verso il basso accedendo alla camera; oppure circolare che è la più comune nei fucili da caccia( in questo caso l’estrattore è guidato dal prolungamento della bindella e da una vite che delimita la corsa.

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PHP MV9

Questa pistola semiautomatica, anzi dal suo nome per intero si deduce la prima pistola croata infatti PHP è l acronimo di PRV HRVATSKI PISTOLIJ; che dal croato significa proprio questo. L’arma è un insieme di due pistole molto note visti i particolari, che sono: la Beretta modello 51 e la Walter P38; però deve essere una derivata della P38, infatti ha particolari molto simili tipo la leva di disarmo posizionata sul lato sinistro; che in pratica Beretta la adotta da sempre la leva abbatticane;( in pratica lava se tirata verso l’alto come le pistole beretta, il cane può essere disarmato in sicurezza; era buona usanza una volta nelle forze dell’ordine tenere il colpo in canna con la sicura inserita; perchè era più sbrigativo andare in puntamento, ma soprattutto abbastanza sicuro grazie alla leva abbatticane); il funzionamento è a massa battente a corto rinculo di canna, ovviamente visto il tempo era a singola azione; nel tempo furono fatte modifiche all’arma cioè la canna più corta, e una smontaggio più rapido; ma addirittura fu prodotta una versione totalmente rigenerata, con tolleranze più strette e canna in stile Browning ; la produzione di quest’ultima serviva a coprire in qualche modo l’errore che fu fatto con la precedente cioè vista la fretta di produzione la PHP era incline a rottura, e questo fu il motivo perchè la produzione terminò nel 1995.

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PX4STORM SEMIAUTOMATICA E FUNZIONAMENTO.

Questa pistola semiautomatica prodotta da Beretta( di cui le prime batch avevano un difetto, se non ricordo male al sistema di sicura e di riarmo); adotta lo stesso sistema rototraslante della Steyer 1912, quindi otre che un rilevamento minimo del rinculo( non è altro che il movimento retrogrado dato dall’arma al momento dello sparo ed è suddiviso in fasi: la fase iniziale cioè l’espansione dei gas al momento che il percussore picchia sull’innesco; generando quindi prima una detonazione data dall’innesco e poi una deflagrazione quando la polvere brucia, la seconda fase è quella dell’effetto razzo all’uscita della volata); inoltre questo rilevamento minimo è una conseguenza strutturale data da canna e otturatore, e ovviamente dal suo sistema di chiusura che funziona così: durante lo sparo la canna e il carrello sono vincolati insieme da tre tenoni, disposti a centoventi gradi, consentendone l’arretramento solidale; ed dall’altra parte il movimento rotatorio determina lo svincolo di canna e carrello;(che in precedenza erano vincolati), per poi continuare il processo di sparo fino a tornare in posizione iniziale pronta per il colpo successivo. I calibri per cui può essere camerata questa pistola semiautomatica sono quattro; come dice appunto il nome cioè 9x19mm(Questo calibro ideato da George Luger alla fine dell’800 e deriva dal 7,65 parabellum, il progetto fu di creare un calibro per le forze dell’ordine totalmente camiciato o a punta cava, il suo rinculo è moderato; ha una potenza di circa 520joule e un innesco sia di tipo Berdan (a due fori) e di tipo boxer(a un foro solo). Questo tipo di munizionamento è da ritenersi da guerra ma con le nuove normative lo è ma solo per arma corta; invece per arma lunga può essere usato pure dai civili per scopi ludici; il termine parabellum fu scelto dalla fabbrica DWM che in latino sarebbe ” vice a paceum a parabellum” che tradotto in italiano vuol dire” SE VUOI LA PACE PREPARA LA GUERRA”. Fu di rapida diffusione e adottata da varie nazioni dopo la 1° guerra mondiale e prodotta in 70 paesi(ne fu ideata una variante anche per silenziatore); 40S&W(Questo calibro deriva direttamente dal 10mm auto con l’idea sia di creare un compromesso tra un 9x19mm e un 45ACP(11,43X23MM); sia per avere una cartuccia potente e sufficientemente gestibile(cosa che il 10mm non lo è vista la sua elevata potenza); il 40S&W è leggermente più corta del 10mm per fare un paragone come dimensioni è identico al 38-40, con valori pressori uguali al 9×19. Il suo debutto che risale alla fine degli anni 80′ camerato in una semiautomatica sempre di casa Smith&Wesson cioè il modello 4006(arma corta con telaio in alluminio e acciaio inossidabile funzionante in doppia azione); la cartuccia è di tipo rimless ottima per la difesa domestica perchè affidabile, ma di contro ha il prezzo che è molto costosa);non spiegherò anche il 9×21 anche perchè il creatore è lo stesso, a livello pressorio siamo li , insomma cambia poco da un 9x19mm( almeno la maggior parte poi se andiamo su cartucce non convenzionali allora è un altro discorso). In quasi tutte le versioni l’arma è a doppia azione a corto rinculo;(questo sistema oggi è il più usato, un classico esempio può essere la 92FS della Beretta in pratica questo sistema a differenza del lungo, la canna e il carrello non percorrono un tratto uguale alla lunghezza della cartuccia; ma solo una breve parte quello che basta far ciclare l’arma correttamente; questo sistema stressa meno l’arma, e viene utilizzato delle pistole semiautomatiche a chiusura geometrica che sono quasi sempre a corto rinculo oggi. Tutto questo è permesso dalla pressione dei gas e della pressione che si esercita tra la faccia del carrello otturatore che lo costringe a andare indietro consentendogli di espellere il bossolo e camerarne uno nuovo prima di tornare in chiusura); infine la sicura è meccanica, proprio come quella della 92, ma non so se è dotata di leva abbatticane, quindi agisce così: andando ad azionare la sicura non si fa altro che disconnettere il percussore dal sistema di scatto, lasciando il grilletto libero di scorrere senza che vada ad agire sulla molla, e quindi il cane rimarrà a riposo finché il tiratore non la toglie, e a questo punto è abbastanza agire sulla leva di scatto per iniziare il processo di sparo.

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MG15 UN PICCOLO APPUNTO!!

Questa mitragliatrice non è altro che l’evoluzione della precedente; fu adottata eliminando il raffreddamento ad acqua, sostituendolo con un manicotto forato, per appunto ottenere un raffreddamento ad aria; la mitragliatrice è in calibro 7,92x57mm( la 7,92×57 l mauser (chiamata anche 7,92x57j per l errore di trascrizione dal gotico al italiano . aveva un bossolo in ottone 67/33 presto sostituito dal più duttile 72/28 innesco berdan ed era caratterizzata dal assenza di bordo sporgente e dalla presenza della gola di estrazione da un corpo quasi cilindrico (conicità di 1:43) e da una spalla di 19 gradi con questa cartuccia viene introdotta la conformazione del bossolo con una gola di estrazione benché non fosse del tutto originale essendo stata sperimentata in svizzera dal maggiore Eduard Rubin a partire almeno dal 1985. il proiettile cilindrico ogivale era ricoperta da una camicia d acciaio placcato in copri nichel, aveva un diametro di 8,08mm , una lunghezza di 31,6 mm  ed un peso 14,7 grammi . la palla a cilindro ogivale fu sostituita nel 1905 con una forma ogivale a punta ; spitzgeshob disegnata da Arthur glening  e da questi brevettata negli stati uniti due anni dopo . il nuovo proiettile aveva una lunghezza di 28,3mm e il suo peso da 10 grammi ma soprattutto il suo diametro effettivo fu portato a 8,2mm poiché si decise di aumentare il diametro di foratura da 7,80 a 7,89 e di approfondire i vuoti della rigatura da 0,135 a 0,155 per meglio guidarlo lungo il percorso di canna essendosi ridotta ad un terzo la superfice a contatto delle righe , per distinguere le due munizioni di calibro lievemente e pericolosamente differente alla nuova ; fu aggiunto il suffisso <> ottenendo la denominazione 7,92x57js mauser questo però non fu sufficiente ad impedire il verificarsi di incidenti dovuti allo scambio di cartucce, adottata anche da altre nazioni e caricata con proiettili di ogni tipo per la vita  operativa di questa cartuccia è arrivata ai giorni nostri  essendo stata utilizzata nei conflitti  che hanno insanguinato  i Balcani alla fine del xx secolo). Ovviamente essendo un ottima mitragliatrice, arrivò anche la copia giapponese con il nome TYPE98(questa versione praticamente uguale all’originale tedesca fu fatta produrre da una ditta britannica, la stessa che produsse la Vickers(TYPE89 la versione giapponese);in fine da quella giapponese a quella tedesca cambiava il calibro, 7,92x57mm quella tedesca e 50BMG(12,7x99mm); quella giapponese.

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RADOM PISTOLS

Il brevetto di questa semi-automatica, venne concesso l’8 febbraio con un risultato abbastanza scadente se guardiamo gli standard di oggi; infatti l’arma era priva di leva abbatticane però poi fortunatamente fu introdotta successivamente, grazie alle modifiche apportate nel tempo che non fu neanche l’unica, infatti possiamo notare che l’arma è priva di spigoli vivi perchè furono apposta smussati per agevolare il tiratore visto che a quel tempo erano considerate un pericolo; inoltre fu modificato anche il profilo del carrello. La Radom è un arma basata sulla celeberrima Browning HP e credo anche adotti lo stesso sistema di funzionamento, e anche la canna gli somiglia abbastanza, un altro particolare è la sicura al percussore che fa sì che l’arma non spari se non è impugnata bene;(questa sicura è molto presente anche nelle Colt 1911 dove possiamo trovare lo stesso “pulsante” da premere col palmo della mano, e stringere cosi da impugnare correttamente l’arma); in ultimo abbiamo lo smontaggio, che è un pò diverso a quello di una 1911 per via della modifica apportata cioè l’eliminazione dell’asta guida molla.

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AR70/90..(PICCOLO RIEPILOGO)

Come già detto nel articolo che feci anni fa, questo fucile d’assalto prodotto dalla fabbrica d’armi Pietro Beretta; prodotto in lamiera stampata con un funzionamento metastabile a ricupero a gas( il pistone è posizionato sopra la canna, a sua volta collegato a un gruppo otturatore collegato a una molla di ricupero). Il fucile può essere attrezzato con lanciagranate, esempio M230 da 40×46; oppure la nuova versione GLX-160; ma non solo c’è anche un altro lanciagranate che è il GLF-40;( che poi è un diretto derivato del modello CIS-40CL prodotto a Singapore); il particolare più interessante che questo fucile, che prestò servizio fino all’arrivo del ARX-160; e tutto quanto partì con qualche modifica esempio: il calcio abbattibile, la leva di armamento in posizione frontale, infine i ricevitori erano in polimero a differenza di quello del AR70/90 che erano in lamiera stampata credo…..

Per quanto riguarda le mire del AR 70/90 sono molto simili al fratello SC-70/90 cioè diottra pieghevole e maniglia di trasporto; una curiosità del modello SC, è la sicura meccanica che blocca in posizione d’apertura impedendo al tiratore di premere la leva di scatto evitando così spari accidentali…( anche sé in caso di caduta violenta dubito non parta il colpo però).

Per quanto riguarda il calibro è il 5,56×45(Il 223 Remington, che poi sarebbe la versione civile del 5,56×45 deriva dal calibro 222 Remington(oppure SS109 con palla camiciata da 62 grani). questa cartuccia F.M.J è una cartuccia standard per mitragliatrici leggere; fu progettata dalla Remington nel 1977 e adottata dalle forze dell’ ordine come munizione NATO nel 1980).

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DATI TECNICI SULLA P.08

Questa pistola semiautomatica nota anche come Luger P.08; ( l’arma di Lupen per intenderci!), presenta una chiusura geometrica a corto rinculo di canna,(questa chiusura permette che la canna rimanga saldamente collegata al carrello, anche dopo il proietto ha lasciato la canna; rinculando per un breve tratto insieme poi ovviamente carrello/ otturatore si libera mentre la canna si arresta, prima che il carrello arrivi a fine corsa espelle il bossolo spento, per poi andando a pescare una nuova cartuccia nel caricatore; per poi tornando in posizione iniziale).La canna è avvitata alla culatta con corrispettive alette laterali per lo scorrimento del otturatore; arrivando al fusto dell’arma è semplice e lineare in cui nella parte anteriore intenta nel sostenere canna e culatta, facilitando lo scorrimento; nella parte posteriore che ha la funzione di intercettare la sezione cilindrica alla cerniera centrale, al momento dello sparo viene disallineato del articolazione del ginocchiello;( queste sezioni cilindriche sono in piano sulla superficie di contrasto, zigrinate lateralmente che funziona come presa di armamento). La sicura posta sulla parte sinistra come la leva di smontaggio, ovviamente la sicura è meccanica agisce bloccando gli organi di scatto, venendo attivata abbassando la leva verso il basso.

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APPUNTO SULLA COLT WALKER

Questo revolver fu ideato e progettato dal genio di due persone; una è Samuel Colt e l’altra è il capitano dei Texas Ranger Samuel Walker, Colt in quel periodo era intento a ideare un revolver che in primo luogo camerasse un calibro diverso da quello del suo precedente revolver; perchè a quanto pare era sottopotenziato, infatti presero il calibro 36 sotto-potenziato(calibro della Colt Patterson); allungandolo, quindi vuol dire più polvere nera; e una gittata praticamente doppia;( pensate poteva freddare un uomo a cavallo, dalla distanza di 90 iarde cioè 82 metri); inoltre con l’avvento di questo revolver, Colt era concentrato anche a sostituire il vecchio modello 1805 U.S a pietra focaia. Purtroppo il capitano dei Texas Ranger mori in battaglia l’anno stesso del invenzione del revolver; però la sua invenzione fu utilizzata per un periodo lunghissimo, fino all’avvento del 357 magnum nel 1935 ( l’ideatore fu Elmer Keith su commissione della fabbrica Smith&Wesson). La Colt Walker uscì di scena come la pistola più potente di sempre;( per quel tempo ovviamente!), Oggi il suo valore si aggira sopra il Milione di dollari, essendo praticamente inesistente e introvabile…..

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56-50 REMFIRE

Questa cartuccia venne progettata dalla Springfield Armony; circa nel 1861 per descrivere un pò la cartuccia posso dire che presenta un fondello a percussione anulare;( cioè la percussione avviene perifericamente dal bossolo); proprio come nel calibro 22, inoltre tutte due sono di tipo rimmed( in pratica non presenta scanalatura per l’estrattore, come ad esempio un bossolo rimmless che invece ne è dotata); questa cartuccia fu camerata in un famoso fucile nato 4 anni dopo,( fucile spencer); che fu anche il primo fucile a camerare una cartuccia metallica, però fu camerato in questa cartuccia solo inizialmente mi pare. Del 56-50 ( 13x29mm) esiste anche una versione a percussione centrale, dove l ‘innesco è posizionato al centro del fondello.

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MATEBA MTR-8

Quest’arma a detta mia abbastanza particolare, ma molto efficiente soprattutto per il tiro in ambito sportivo; l’arma che poi è un revolver progettato da Emilio Ghisoni con un funzionamento molto simile o quasi uguale ad un classico revolver, però in questo come oggi nei revolver RHINO by CHIAPPA firearms la canna è allineata con la parte inferiore del tamburo in asse anche con il calcio dell’arma, questo rende il rinculo;(movimento retrogrado compiuto dall’arma al momento dello sparo), più gestibile. Come tutti i revolver ha la possibilità di sparare in singola azione e anche in doppia azione,( anche la fase di riarmo è diversa dal classico revolver, che viene armato agendo sul cane; il Mateba viene armato grazie ad una leva posta sopra l’impugnatura proprio dietro il tamburo); il caricamento ha una particolarità cioè davanti al tamburo è posto un dischetto che funziona un pò come una speed loader,( senza questo elemento è impossibile agire sulla ricarica). Quest’arma è camerata in diversi calibri, perchè è anche possibile configurarla come un fucile, l’impugnatura è ergonomica e piacevole da usare, la sua popolarità durò per tutti gli anni 80′ definita anche come un arma futuristica, per poi andando a scemare agli inizi degli anni 90′.

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LA PRIMA CARABINA PRODOTTA DA COLT

Differentemente dalle altre carabine come lei, prodotte in quel periodo questa presentava un cane esterno e il guardamano non faceva da leva d’armamento;( in quel tempo le armi lunghe, almeno le prime erano basati sul funzionamento dell’revolver quindi di tipo stabile); la maggior parte dei fucili di quel tempo ad esempio il Winchester 1860 il paragrilletto faceva da leva d’armamento, in gergo tecnico viene chiamato a ripetizione ordinaria, nel caso invece del fucile in questione funzionando come un revolver azionando la leva di scatto il tamburo gira, fino ad allinearsi con la canna, la capienza del tamburo sono 6 colpi, il fucile è ad anima liscia quindi essendo uno dei primi e sapendo quanto è difficile produrre anime lisce, non credo sia un campione di precisione anzi. Concludendo dico che di modelli colt 1839 ne furono prodotti pochissimi per il motivo che costava veramente tanto produrli; io so che vennero acquistati dagli Stati Uniti e forse da un altro stato…..

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STEYER 1885( UNA PARTICOLARITA’)

Questo fucile ha una particolarità; che poi è anche un punto forte anche del Garant infatti il sistema di caricamento è molto simile; nel sistema di caricamento Mallincher la clip veniva espulsa dalla parte superiore, e poteva essere inserita solo da un verso a differenza di altri fucili come il Garant;( già citato prima) la clip poteva essere inserita sia dall’alto cioè direttamente dalla culatta o camera di cartuccia, oppure dal basso come qualsiasi altro caricatore. Un altro aspetto interessante era la disposizione delle cartucce all’interno della clip, che erano disposte in maniera da risultare sfalsate e questo permetteva che l’ultima cartuccia esplosa contenuta nella clip veniva espulsa insieme a quest’ultima. Il fucile ha un sistema di tipo stabile( che come da definizione ha bisogno dell’ausilio del tiratore, che si occupa di mettere la cartuccia in camera; in questo caso parliamo del calibro 7,62x63mm o 30-06 SPRINGFIELD e chiudere la camera di cartuccia con un movimento rettilineo agendo sull’otturatore); la corsa dell’otturatore è di tipo Steyer cioè solo scorrevole, a differenza di quello Mauser che è anche girevole.

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VZ82 E QUALCHE SUA VARIANTE

Partendo dal principio, abbiamo la VZ50( o meglio CZ50 per il semplice motivo che la sigla VZ è già associata al fucile, sempre della stessa fabbrica); il funzionamento di questo primo modello è praticamente uguale a quello della CZ82, a massa battente che in poche parole,( in questo sistema non abbiamo vincolo meccanico, ma si basa sull’energia data dallo sparo che bilanciandosi per inerzia tra canna e carrello ponendo resistenza con una molla, detta di ricupero; quest’ultima ha il compito di portare in chiusura la canna e il carrello alla fine del ciclo di sparo); il progetto della CZ 50 partirono subito dopo la seconda guerra mondiale; furono subito camerate per 32 ACP o 9x17mm, in futuro poi ci fu anche un modello aggiornato della CZ50 che è il CZ70, fondamentalmente era più ergonomico e compatto con un estetica molto simile alla Walter PPK. Un altro modello è la CZ52 arma d’ordinanza( prima dell’arrivo della CZ82 ); questo modello inizialmente fu camerato per il 9x19mm, poi per oscuri motivi, credo politici dovettero ricamerare la stessa in un calibro minore cioè il 7,65×25 Tokarev; infine abbiamo il modello CZ82 che fu una novità che arrivò durante la guerra fredda, il primo prototipo di questa variante aveva una rigatura poligonale, ed era camerato per il 9×18 Makarov( calibro che rimase anche nel modello definitivo); la particolarità di questo modello era il caricatore, infatti proprio come in altri modelli tipo la Browning HP o la Savage 1907 le munizioni sono sfalsate dentro il caricatore, questo permette una maggiore fluidità nel passaggio in camera di cartuccia.

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